sabato 17 febbraio 2018

La polisemia delle atrocità. Memorie di un fotografo in guerra



LA POLISEMIA DELLE ATROCITÀ


MEMORIE DI UN FOTOGRAFO IN GUERRA



Una grigia città di frontiera. In una terra straniera si affrontano due eserciti contrapposti. Un ammasso di macerie a delimitare la linea di confine. Partito con una macchina fotografica - ereditata dopo la morte del padre - un uomo si trova arruolato a combattere una guerra che non ha mai sentito sua. Assegnato alle squadre fotografiche - con il compito di narrare e documentare la guerra secondo l'ottica ufficiale - l'uomo trascorre i suoi giorni ad aggirarsi nella città, nell'attesa che giunga il nemico ed inizi la battaglia. E la guerra giorno dopo giorno si insidia nelle vite di civili e soldati fino ad irrompere in tutta la sua tragica furia. Un romanzo sui destini delle persone durante i conflitti. Una riflessione sulle atrocità che la guerra genera e sui rapporti dell'uomo - e della fotografia - verso di esse.

Incipit:

Quando mio padre morì, ereditai un cappotto scuro e la sua vecchia macchina fotografica.
E quello fu tutto ciò che portai con me, il giorno in cui partii per la guerra.



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